Il progetto “Una comunità che accoglie”, avviato nel 2022 e concluso nel 2024, ha mirato a sviluppare un nuovo modello di pronta accoglienza integrato e partecipato, rivolto a rifugiati e richiedenti asilo esclusi dall’accoglienza istituzionale del SAI e dei CAS. Il progetto ha permesso la realizzazione di percorsi volti al contrasto della marginalità e l’accompagnamento nell’inserimento socio lavorativo per 46 beneficiari accolti presso strutture di CIAC ed in particolare a presso la struttura di accoglienza “Wonderful World” che ha incluso un'attività ricettiva di Room&Breakfast, promossa e realizzata grazie al finanziamento nell’ambito di una sperimentazioni di azioni generative di welfare di comunità e volta a favorire formazione e inserimenti lavorativi dei richiedenti asilo e rifugiati.
Gli obiettivi principali del progetto erano:
- Contrastare emarginazione e sfruttamento.
- Favorire autonomia socio-economica tramite percorsi personalizzati.
- Rafforzare la rete territoriale di inclusione sociale attraverso la partecipazione ad attività socializzanti e cittadinanza attiva
- Promuovere turismo etico e solidale
- Capofila: CIAC Impresa Sociale ETS, promotore e unico attuatore
Enti partner: nessuno - Durata: 32 mesi – dal 01/02/2022 al 30/09/2024
- Collaborazioni esterne: Cooperativa EMC2 e Cooperativa Lunaria per la realizzazione dei laboratori socio occupazionali di hotelerie, ristorazione e sartoria, Cooperativa MAG6 per l’accompagnamento nella definizione del business plan e avvio del “Room & Breakfast”
- Finanziatore: Presidenza del Consiglio dei Ministri con Fondi otto per mille IRPEF a diretta gestione statale
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IL PROGETTO IN PILLOLE
Contesto e obiettivi
Il progetto “Una comunità che accoglie”, avviato nel 2022 e concluso nel 2024, ha mirato a sviluppare un nuovo modello di accoglienza integrato, rivolto a rifugiati e richiedenti asilo a rischio di esclusione. L’obiettivo principale era la creazione di percorsi individualizzati per promuovere autonomia socioeconomica, inclusione legale e integrazione sociale nella provincia di Parma. Fulcro dell’iniziativa è stata la struttura di accoglienza “Wonderful World”, che ha incluso un'attività ricettiva (Room&Breakfast) per favorire inserimenti lavorativi.
Obiettivi principali:
- Favorire autonomia socio-economica tramite percorsi personalizzati.
- Contrastare emarginazione e sfruttamento.
- Rafforzare la rete territoriale di inclusione sociale.
La struttura di accoglienza “Wonderful World” è stata il centro del progetto, con un modello di autogestione che ha coinvolto accolti, operatori e volontari.
Metodologia
La valutazione ha seguito un approccio partecipativo, basato su focus group, interviste con beneficiari, volontari e operatori, e analisi di dati qualitativi.
Risultati principali e testimonianze
- Beneficiari e percorsi individualizzati:
- Hanno usufruito del progetto 46 persone, tra cui 20 richiedenti asilo esclusi dai sistemi istituzionali (CAS e SAI).
- La permanenza è stata flessibile, con tempi di soggiorno variabili tra 1 e 24 mesi.
- Testimonianza: “Prima era una vita buia, adesso c’è luce. Ho imparato tante cose: la lingua, il lavoro, la scuola guida. Ora sono pronto per l’esame di teoria” – A., beneficiario.
- Autonomia e integrazione:
- Attivati corsi di italiano, laboratori di orientamento al lavoro, tirocini e percorsi di tutela legale e sanitaria.
- Testimonianza: “Adesso sto bene, ma mi manca il lavoro per mandare i miei bambini a scuola. Vivere qui mi ha permesso di rimettermi in salute” – B., beneficiario.
- Comunità e relazioni:
- I volontari hanno avuto un ruolo fondamentale nelle attività di socializzazione e supporto educativo.
- Testimonianza: “Questa casa è una comfort zone. Qui trovo umanità e forza” – G., volontario.
- La condivisione di spazi ha facilitato l’interazione, anche se alcune criticità, come la gestione delle regole e l’accesso alla cucina, hanno limitato momenti di convivialità.
- Innovazione organizzativa:
- La casa ha sperimentato un modello di “presidio multifaccia”, con il coinvolgimento di operatori, accolti e volontari nella gestione.
- Testimonianza: “Qui lavoriamo insieme, non per loro. È una condivisione: dividiamo i compiti, collaboriamo per gestire la casa” – P., responsabile di progetto.
Sfide e criticità
- Partecipazione: Difficoltà nel coinvolgere accolti e volontari in modo continuo. Testimonianza: “A volte è difficile motivare le persone, soprattutto se la lingua è una barriera” – R., volontario.
- Barriere amministrative: Rigidità nei requisiti di finanziamento e nelle procedure hanno limitato l’adattamento delle attività.
- Accesso ai servizi: L’esclusione di alcuni richiedenti asilo dai CAS ha lasciato molte persone senza sostegno. Testimonianza: “Molti dormivano per strada, anche davanti ai nostri uffici” – Operatore legale.
Conclusioni e prospettive
Il progetto ha dimostrato il valore di un approccio flessibile e comunitario, ma ha anche evidenziato la necessità di superare barriere strutturali per ampliare l’inclusione. L’integrazione tra accoglienza e attività generative di reddito, come il Room&Breakfast, rappresenta un modello promettente per futuri interventi.
- Ancora 2.0
- Intarsi
- Una comunità che accoglie
- WelcHome
- Common Ground - Azioni interregionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e di sostegno alle vittime
- Chiavi in mano
- Il portiere sociale
- Ubuntu
- Safe!
- Wel-fare comunità
- Be.com-er
- VICINI DI CASA
- SPAZIO SICURO PER DONNE E RAGAZZE
- VoTo – Voices to be heard finally!
- Mentor Me
- Punto digitale facile
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