La famiglia siriana ha trovato casa
In questi giorni a Scurano c'è stato un gran daffare. Abbiamo ricevuto tante telefonate, tanti messaggi da parte di tutti. Ognuno ha segnalato, suggerito, proposto una possibile soluzione abitativa per la famiglia siriana.
Nonostante i moltissimi contatti, sembrava non fosse possibile trovare nulla che potesse andare. Una casa era troppo piccola, un’altra troppo distante, una non aveva il riscaldamento.
Nell’ora più buia, quando sembrava che rimanesse solo la protesta come unica soluzione e Franca stava per salire in soffitta per cercare vecchie lenzuola per farne striscioni, ecco che la mano della Provvidenza si è posata su di noi. Ha illuminato Margherita che si è ricordata di una vecchia conoscenza. Ha subito chiamato spiegando la situazione e l’urgenza. Dall’altra parte le è stato risposto: “non pensavo di affittare ma se a qualcuno serve, vediamo”.
A queste parole abbiamo chiamato subito Emilio, affinché assistesse la famiglia nelle trattative con i proprietari della casa.
Emilio ancora convalescente a seguito di un piccolo intervento è arrivato di corsa a Scurano. Quando è sceso dall’auto con ancora le bende in testa sembrava di vedere Lazzaro uscito dal sepolcro.
Ce l’abbiamo fatta. Ci hanno appena confermato che il contratto è stato firmato e oggi la famiglia siriana ha una casa.
In questo momento a Scurano c’è chi benedice Allah, chi ringrazia Dio, chi pensa alla dea bendata. Tutti però siamo uniti nella gioia grande di aver partecipato insieme a qualcosa di bello.
Stasera ognuno di noi avrà una storia speciale da raccontare ai propri figli. Una di quelle storie speciali che a Scurano ancora accadono.