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News(current) NO AI CAMPI, SI ALLE PERSONE

La storia di Mairym e la casa di accoglienza diventa un set per un documentario...

"Sbagliando si impara" dice Mairym davanti alla telecamera, "ma voglio sforzarmi per migliorare sempre di più, è un impegno che ho con me stessa". Trasferta a Lesignano de Bagni per il CIAC, che si è recato nel piccolo comune parmense per le riprese del video finale del progetto FAMI Intarsi. 

"Sbagliando si impara" dice Mairym davanti alla telecamera, "ma voglio sforzarmi per migliorare sempre di più, è un impegno che ho con me stessa". Trasferta a Lesignano de Bagni per il CIAC, che si è recato nel piccolo comune parmense per le riprese del video finale del progetto FAMI Intarsi

Le riprese a casa di Mairym

CIAC ha scelto di rappresentare il caso di integrazione di Mairym, venezuelana, in Italia da due anni e mezzo con il figlio Annibal, i quali hanno fatto della cittadina luogo di integrazione lavorativa e sociale. Entrambi destinatari del progetto FAMI Intarsi, grazie all'ampio spettro di misure di supporto previste dalla progettualità, grazie ad una grande dose di impegno personale, nonché per opera del prezioso lavoro multidisciplinare degli operatori del CIAC, sono riusciti a realizzare - fianco a fianco - percorsi individualizzati di inserimento sul territorio, andando a concretizzare piccoli tasselli di emancipazione e realizzazione di sè tra i nuovi luoghi di appartenenza. 

Mairym, al momento impiegata presso una pizzeria locale, vorrebbe in un futuro trovare un'occupazione come assistente alla poltrona in uno studio dentistico, materia che la appassiona e per la quale ha studiato in Venezuela. Nel frattempo studia per ottenere la patente di guida, che le è indispensabile per muoversi in autonomia sul territorio e migliora giorno dopo giorno l'italiano grazie alla cerchia di amiche che ha intorno a sé. "Non mi piace la matematica" dice Annibal, ma dentro ai suoi occhi celesti si scorge la voglia di sognare in grande, come il desiderio di "guidare una Formula 1!".

Un pomeriggio divertente e inusuale, davanti ad una telecamera che poteva intimorire e che, al contrario, ha fatto emergere scorci di quello che per il CIAC è un chiaro esempio di integrazione. La bolognese Lele Marcojanni, collettivo incaricato per la realizzazione del video finale, è impegnata in queste settimane con le riprese sui territori d'azione dei partner progettuali, per la produzione del video finale che sarà diffuso nel corso dei prossimi mesi.

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