Accoglienza, condivisione, ascolto: le chiavi per l'integrazione - LE FOTO
Arte migrante di Parma, insieme a Ciac, ha organizzato per lunedì 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato presso un momento di convivialità e spettacolo
Accoglienza, condivisione, ascolto, queste sono state le tematiche che hanno animato un momento di convivialità e spettacolo che Arte migrante di Parma, insieme a Ciac, ha organizzato per lunedì 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato presso il Parco Bizzozero a Parma. La chiave di questa serata è stata accettare l'altro così com'è, autoctono o immigrato che fosse, facendo festa insieme, mangiando insieme, imparando balli africani e divertendosi insieme.
L'evento è iniziato con un gioco per conoscersi: ci si metteva in cerchio e si camminava a ritmo di musica. Al battere delle mani si faceva qualcosa: con un battito ci si stringeva la mano e si diceva il proprio nome, con due battiti si faceva un inchino e con tre un sorriso o una smorfia o un'espressione buffa.
A seguire si è svolta la cena in modalità buffet: chi è riuscito ha portato del cibo e delle bevande da gustare tutti insieme: pasta fredda, riso, tortini salati, torte dolci, ecc..
Dopo la cena sono iniziate le esibizioni: chi voleva cantare, ballare, recitare o leggere un brano, segnava il proprio nome con un gessetto su una lavagna.
Lo spettacolo è stato molto bello, divertente e partecipato.
Ognuno condivideva una parte della sua vita, una sua passione, un suo hobby con gli altri, tutto senza discriminazione.
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L'evento è iniziato con un gioco per conoscersi: ci si metteva in cerchio e si camminava a ritmo di musica. Al battere delle mani si faceva qualcosa: con un battito ci si stringeva la mano e si diceva il proprio nome, con due battiti si faceva un inchino e con tre un sorriso o una smorfia o un'espressione buffa.
A seguire si è svolta la cena in modalità buffet: chi è riuscito ha portato del cibo e delle bevande da gustare tutti insieme: pasta fredda, riso, tortini salati, torte dolci, ecc..
Dopo la cena sono iniziate le esibizioni: chi voleva cantare, ballare, recitare o leggere un brano, segnava il proprio nome con un gessetto su una lavagna.
Lo spettacolo è stato molto bello, divertente e partecipato.
Ognuno condivideva una parte della sua vita, una sua passione, un suo hobby con gli altri, tutto senza discriminazione.
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