Coltivare insieme un orto significa tante cose. Significa condividere la fatica, le proprie conoscenze mettendole a disposizione di tutti, significa imparare cose nuove e, allo stesso tempo, avere una gratificazione raccogliendo i frutti del proprio lavoro.
Per chi ha dovuto lasciare il proprio paese vuol dire anche coinvolgere ed essere coinvolti a loro volta nella comunità che li circonda, tessere nuovi rapporti e relazioni che possono svilupparsi sempre di più.
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Il 15 giugno abbiamo inaugurato l'orto condominiale di Via Spezia. Un caldo pomeriggio di festa all'insegna della condivisione delle prelibatezze dell'orto realizzato sotto la guida esperta degli operatori di Nativa - Coop Sociale Cigno Verde.
L'idea è nata nell'ambito del progetto di Portierato Sociale - Fondi Otto per Mille Irpef a diretta gestione statale - e ha coinvolto un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati accolti nei progetti di CIAC provenienti da Nigeria, Mali, Pakistan, Afghanistan, Tunisia, Somalia. Tra gennaio e maggio, infatti, era stato avviato il laboratorio di orticoltura destinato a progettare lo spazio verde condominiale, con l'obiettivo di farlo rinascere come luogo di scambio e relazione tra le famiglie che abitano il condominio. Un laboratorio del fare e del sapere, quindi, in cui si sono intrecciate culture culinarie e pratiche agricole di diversi paesi e, soprattutto, un'occasione per socializzazione che ha visto coinvolti rifugiati e famiglie che abitano il condominio.
Prendersi cura di un bene comune, il verde condominiale, a partire dallo sfalcio sino alla piantumazione di ortaggi, piante aromatiche e alberi da frutto, questo è ciò che ha visto tutti i partecipanti coinvolti.
E adesso, appresi i segreti dell'orto, continueremo a prendercene cura grazie al coinvolgimento degli abitanti e dei volontari di CIAC.
Grazie di cuore agli amici di Nativa che ci hanno accompagnati in questo progetto!