Energia, sorellanza, entusiasmo e condivisione. Sono state queste le parole più usate quando abbiamo chiesto alle migranti di raccontare la loro partecipazione al corteo dell'otto marzo, per la giornata mondiale della donna. Tutto il percorso di preparazione alla grande manifestazione, infatti, è stato svolto durante i Safe Space, spazi in cui donne e ragazze possono esprimersi liberamente. Ed è stato quello stesso luogo in cui si è voluto far emergere il significato profondo di quell'esperienza. Molte delle ragazze straniere hanno voluto sottolineare quanto sia stato fondamentale dare il loro contributo al corteo attraverso la creazione di un grande planisfero di stoffa portato come uno striscione.
Per provare a far emergere le parole maggiormente significative abbiamo chiesto alle presenti di scrivere una parola su un bigliettino. Il risultato lo potete vedere qui sotto.
E proprio il planisfero prodotto realizzato insieme è stato uno spunto da cui partire. In molte hanno apprezzato il gesto e per primo hanno cercato il proprio paese di origine. Tante altre cose sono emerse, prima di tutto la forza e l'energia provenienti dal corteo. Sono stati molto apprezzati tutti gli interventi in cui diverse donne hanno fatto sentire la loro voce rivendicando i diritti che gli spettano, così come il Coro dei Malfattori che ha scandito tutta la parata con ritmi di tamburi e canti dedicati.
Ma ciò che di più toccante è emerso è stato capire come, nonostante le differenze culturali, religiose, storiche e geografiche, per tutte il vivere l'otto marzo è stato un momento importante per ribadire, insieme, i propri diritti.
Energia e sorellanza
Durante il Safe Space si sono condivise le sensazioni sulla giornata dell'8 marzo. Sia chi parlava sia chi scriveva le sue parole sui bigliettini ha reso chiara la forza delle donne.