Caso Svoltare, Ciac: "Non additare l'accoglienza ma chi specula"
“Non possiamo dire che la notizia arrivi improvvisa: da tempo in città correvano voci insistenti di pratiche poco trasparenti e comportamenti estranei agli standard etici delle reti d'associazioni con cui collaboriamo, ma certamente ci sconvolge e turba la ampiezza e la profondità delle pratiche illegali che sembrano emergere nell’esperienza di Svoltare”.
Comunicati stampa
“Non possiamo dire che la notizia arrivi improvvisa: da tempo in città correvano voci insistenti di pratiche poco trasparenti e comportamenti estranei agli standard etici delle reti d'associazioni con cui collaboriamo, ma certamente ci sconvolge e turba la ampiezza e la profondità delle pratiche illegali che sembrano emergere nell’esperienza di Svoltare”.
Ciac (Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale), interviene sull’arresto del legale rappresentante di Svoltare Onlus, accusato di peculato e reati fiscali. “In attesa che la giustizia compia il suo corso – chiarisce l’ente di tutela parmigiano – ci preme sottolineare che gravissimi episodi come quelli addebitati, trovino il loro brodo di cultura nelle procedure emergenziali e nelle falle di un sistema pubblico mai realmente compiuto, che invece realtà come la nostra invocano e difendono da anni proprio come argine da situazioni di questo tipo”.
Per l’associazione non “è il ‘mondo dell'accoglienza’ a dover essere additato, ma solo quelle realtà che lo hanno usurpato e inquinato, con fini speculativi, approfittando di procedure emergenziali e di controlli inefficaci. Da anni come Ciac mettiamo in pratica un sistema pubblico ordinario e non emergenziale, trasparente e non opaco, e siamo correttamente sottoposti a controlli rigorosi nel rispetto di regole sia fiscali che di diritti delle persone accolte. Ci chiediamo, quindi, come sia possibile che qualcuno possa contrarre con la pubblica amministrazione senza averne i requisiti? Questa vicenda, invece, deve ricordare a tutti come al diritto di accoglienza debba corrispondere il dovere di controllo da parte di tutte le istituzioni a vari livelli: a tutela dei cittadini migranti e a garanzia di chi lavora eticamente e correttamente in questo settore”.
Infine, Ciac, esprime preoccupazione per le conseguenze per le prime vittime di quanto venuto alla luce oggi. “Esprimiamo particolare apprensione per le centinaia di accolti di Svoltare: il loro futuro è la parte che ci preoccupa maggiormente, auspichiamo per loro soluzioni adeguate per garantire il diritto di tutti”.
Ciac (Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale), interviene sull’arresto del legale rappresentante di Svoltare Onlus, accusato di peculato e reati fiscali. “In attesa che la giustizia compia il suo corso – chiarisce l’ente di tutela parmigiano – ci preme sottolineare che gravissimi episodi come quelli addebitati, trovino il loro brodo di cultura nelle procedure emergenziali e nelle falle di un sistema pubblico mai realmente compiuto, che invece realtà come la nostra invocano e difendono da anni proprio come argine da situazioni di questo tipo”.
Per l’associazione non “è il ‘mondo dell'accoglienza’ a dover essere additato, ma solo quelle realtà che lo hanno usurpato e inquinato, con fini speculativi, approfittando di procedure emergenziali e di controlli inefficaci. Da anni come Ciac mettiamo in pratica un sistema pubblico ordinario e non emergenziale, trasparente e non opaco, e siamo correttamente sottoposti a controlli rigorosi nel rispetto di regole sia fiscali che di diritti delle persone accolte. Ci chiediamo, quindi, come sia possibile che qualcuno possa contrarre con la pubblica amministrazione senza averne i requisiti? Questa vicenda, invece, deve ricordare a tutti come al diritto di accoglienza debba corrispondere il dovere di controllo da parte di tutte le istituzioni a vari livelli: a tutela dei cittadini migranti e a garanzia di chi lavora eticamente e correttamente in questo settore”.
Infine, Ciac, esprime preoccupazione per le conseguenze per le prime vittime di quanto venuto alla luce oggi. “Esprimiamo particolare apprensione per le centinaia di accolti di Svoltare: il loro futuro è la parte che ci preoccupa maggiormente, auspichiamo per loro soluzioni adeguate per garantire il diritto di tutti”.