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News(current) NO AI CAMPI, SI ALLE PERSONE

Ciac aderisce alla rete Rivolti ai Balcani: E' in corso una catastrofe umanitaria

Cronaca
balcani

La situazione sulla rotta balcanica è drammatica: migliaia di persone bloccate in mezzo alla neve, senza la possibilità di avere un posto sicuro in cui stare e che mettono a rischio la loro stessa vita per raggiungere l'Italia. 
Proprio per sensibilizzare su questi temi, fare pressione sui governi europei e attivare aiuti concreti è nata alcuni mesi fa la rete Rivolti ai Balcani. Ciac, conoscendo e collaborando da svariati anni con realtà impegnate in questo progetto, ha deciso di aderire alla Rete che sta lavorando concretamente sul confine triestino per provare a migliorare la vita di decine di persone. 

Gli obiettivi della rete sono molti: raccontare, denunciare, aiutare. Vi invitiamo, quindi, a sostenere economicamente questo progetto concreto per cambiare le cose, anche attraverso una donazione economica.


Visita la pagina facebook della rete 



PER SOSTENERE CONCRETAMENTE LA RETE RIVOLTI AI BALCANI

IBAN: IT60 P050 1811 2000 0001 6941 767

Causale: Sostegno a RiVolti ai Balcani

Intestatario: Ass. ADL a Zavidovici 



L'APPELLO DELLA RETE

Nel gelo e sotto la neve di fine anno alle porte dell'Europa è da tempo in corso una catastrofe umanitaria. Al momento sono 3000 le persone che vagano da giorni nel cantone di Una-Sana, situato nella parte nord-occidentale della Bosnia, costrette a vivere all'addiaccio con temperature sotto lo zero. 1500 di esse provengono dal distrutto campo temporaneo di Lipa, a 30 km da Bihać, per le quali ancora non si è trovata una soluzione.

La situazione, già grave in termini di termini di tutela dei diritti umani e rispetto della dignità personale è precipitata. Alcuni hanno provato a raggiungere la Croazia, dove avvengono continui respingimenti da parte della polizia. Altri non hanno avuto altra scelta se non quella di vagare per i boschi.

Anche nel caso una soluzione venga trovata nei prossimi giorni per i profughi dell'ex campo Lipa si tratterà di una risposta temporanea e precaria. Inoltre molte altre centinaia di persone vivono da tempo fuori da ogni campo, e continueranno a rimanere senza assistenza. L'emergenza durerà mesi, molto più dell'inverno.

La rete RiVolti ai Balcani – composta da oltre 36 realtà e singoli impegnati a difesa dei diritti delle persone e dei principi fondamentali sui quali si basano la Costituzione italiana e le norme europee e internazionali – chiede all’Unione europea, all’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, alla delegazione dell’Ue all’Alto rappresentante in Bosnia Erzegovina, all’International Organization for Migration, al Consiglio dei Ministri della Bosnia erzegovina, alle autorità del Cantone Una Sana e del Comune di Bihać, alle autorità delle due entità del paese – la Federazione e la Republika Srpska di:

trovare una soluzione immediata all’attuale emergenza umanitaria nell’area di Bihać e in Bosnia Erzegovina in generale;
individuare soluzioni di sistema a lungo termine che dotino la Bosnia Erzegovina di un effettivo sistema di accoglienza e protezione dei rifugiati;
attivare un programma di evacuazione umanitaria e di ricollocamento dei migranti in tutti i paesi dell’Unione Europea.
Continua a nevicare e le temperatura sono sotto lo zero. Per permettere la distribuzione di beni di prima necessità e per portare avanti un intervento di supporto emergenziale e logistico per tutte le persone in estrema difficoltà puoi fare una donazione.

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