Il community matching a Torino: "La centralità dell'attivazione comunitaria nell'accoglienza" - LE FOTO
Sala gremita presso la Casa Valdese di Torino per l'incontro conclusivo della Settimana internazionale dei diritti, ambiente e culture, promossa da Mosaico e tanti altri enti torinesi
iniziative
Sala gremita, nonostante il caldo torrido, presso la Casa Valdese di Torino per l'incontro conclusivo della Settimana internazionale dei diritti, ambiente e culture, promossa da Mosaico e tanti altri enti torinesi.
A confrontarsi sul tema de "Il percorso di asilo in un nuovo scenario dei conflitti internazionali", Massimo Gnone (Integration Associate UNHCR), Chiara Marchetti (sociologa di Ciac), Lorenzo Trucco (Avvocato Asgi), Fartun Mohamed (Ricercatrice European University Institute) e Mustafa Ahmadi (Presidente della Comunità Afghana Torino). Nel suo intervento Chiara ha sottolineato come negli ultimi mesi sia emersa la centralità dell’attivazione comunitaria nei percorsi di accoglienza, sia attraverso l’impegno spontaneo della comunità ucraina a fianco dei proprio connazionali, sia attraverso la solidarietà espressa da molti cittadini italiani. Cruciale però che questa disponibilità non sia abbandonata a se stessa e che il sistema di accoglienza non continui ad adottare soluzioni emergenziali.
Anche per questo sono importanti programmi come quello del community matching che offre occasioni di relazione tra italiani e rifugiati in un contesto tutelato e il più possibile integrato agli altri servizi. Molti i buddy volontari e rifugiati presenti che hanno avuto l’occasione durante l’aperitivo di confrontarsi sulla loro esperienza e di promuovere il community matching anche con nuovi potenziali candidati.
A confrontarsi sul tema de "Il percorso di asilo in un nuovo scenario dei conflitti internazionali", Massimo Gnone (Integration Associate UNHCR), Chiara Marchetti (sociologa di Ciac), Lorenzo Trucco (Avvocato Asgi), Fartun Mohamed (Ricercatrice European University Institute) e Mustafa Ahmadi (Presidente della Comunità Afghana Torino). Nel suo intervento Chiara ha sottolineato come negli ultimi mesi sia emersa la centralità dell’attivazione comunitaria nei percorsi di accoglienza, sia attraverso l’impegno spontaneo della comunità ucraina a fianco dei proprio connazionali, sia attraverso la solidarietà espressa da molti cittadini italiani. Cruciale però che questa disponibilità non sia abbandonata a se stessa e che il sistema di accoglienza non continui ad adottare soluzioni emergenziali.
Anche per questo sono importanti programmi come quello del community matching che offre occasioni di relazione tra italiani e rifugiati in un contesto tutelato e il più possibile integrato agli altri servizi. Molti i buddy volontari e rifugiati presenti che hanno avuto l’occasione durante l’aperitivo di confrontarsi sulla loro esperienza e di promuovere il community matching anche con nuovi potenziali candidati.