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"Il nostro est"

Fino al 29 di ottobre presso Ottica Reggiani (Via Massimo d'Azeglio, 48/A, Parma) dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 19 sarà esposta la mostra fotografica "Il nostro est" di Lorenzo Melegari all'interno del Circuito Off di “PARMA 360 Festival”.

iniziative
“Negli ultimi anni un mio interesse personale ma anche un nuovo progetto di documentario video mi hanno portato spesso in alcuni dei paesi di quella che un tempo era la Jugoslavia.
Ho scelto alcune immagini simboliche che insieme rappresentano passaggi e paesaggi spazio temporali. Luoghi, volti, situazioni, che, nonostante vengano percepiti come distanti da noi, sono davvero molto vicini, non solo per ragioni geografiche, ma anche culturali.
Si tratta di un piccolo spaccato ma forse già sufficiente a far intuire età dell’oro, drammi, guerre, migrazioni, voglie di rinascita in un mondo dove tutto appare amplificato.”
Il percorso, per semplicità, è suddiviso per luoghi: Lubiana (Slovenia), Rijeka (Croazia), Sarajevo, Odzak, Parco nazionale della Drina, Bihac, Velika Kladusa (Bosnia).
Tuttavia vi sono alcuni sottotraccia tematici che prescindono da una precisa indicazione geografica e che risultano più interessanti, più sfidanti.

Il nostro est

Possiamo scorgere paesaggi di socialismo jugoslavo nei grattacieli modernisti di Lubiana, nei palazzi residenziali di Rijeka, in un’auto Zastava abbandonata in un cortile di Sarajevo o nell’imponente ex cartiera di Fiume (Rijeka) che ci riportano ad un mondo “mitico” di fratellanza e unità (Bratstvo i jedinstvo) spazzato via dalla guerra degli anni 90, i cui segni, o passaggi, possiamo trovare sui muri del Municipio di Odzak. Conflitto alimentato da divisioni etniche e religiose in una terra fino ad allora esempio di convivenza e di cui troviamo gli echi nella ragazza che sorseggia rakja da un fiasco la cui effigie ritrae San Giorgio ad un matrimonio ortodosso, nelle ragazze musulmane che ammirano il tramonto a Sarajevo, nella statua di Papa Wojtila, il cui passaggio a Rijeka è vistosamente celebrato nella Basilica di Tersatto da statue, fotografie e immagini varie. Scorgiamo la musica, che pervade da sempre le anime del popolo balcanico, nell’atto del cantare in uno scatto intimo e una pensierosa malinconia che possiamo traspare sul volto di Maida, cantante di sevdah. C’è anche la spensieratezza dei giovani (il selfie dal ponte Festina Lente di Sarajevo), la natura potente della Drina, il celebre fiume che passa per quelle terre e di cui Irvin, orfano di padre, in seguito al genocidio di Srebrenica, conosce ogni segreto. Infine il dramma dei migranti che al confine croato bosniaco, in un paesaggio di boschi “impenetrabili” trovano l’ostacolo più grande ai propri passaggi, ai propri sogni.
LORENZO MELEGARI (1974)
Lavora da anni in ambito video privilegiando temi ad impegno culturale, sociale e politico. Il suo documentario “Dentro il Collettivo”, selezionato ad 11 festival internazionali, vince al Tuc di Torino e al Raggf di Venezia. Nel 2016 realizza la mostra fotografica “Il futuro sta a Marsiglia”. Attualmente sta realizzando un documentario sulla sevdah, musica tradizionale bosniaca.

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