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Parma sceglie un mondo libero dalle armi nucleari: Consiglio comunale approva mozione e venerdì presidio

Il consiglio comunale ha approvato una mozione per dire no alle armi nucleari presenti in Italia, mentre la raccolta firme a sostegno dell’adozione del trattato per la proibizione delle armi nucleari ha superato le mille firme e, infine, venerdì mattina si terrà un presidio per sensibilizzare su questi temi. Tre fatti importanti tutti collegati all’impegno della “Casa della Pace” per fare pressioni sul Parlamento e sul Governo italiano affinché anche il nostro paese sottoscriva il Trattato per la proibizione delle armi nucleari.

Comunicati stampa

no alle armi nucleariIl consiglio comunale ha approvato una mozione per dire no alle armi nucleari presenti in Italia, mentre la raccolta firme a sostegno dell’adozione del trattato per la proibizione delle armi nucleari ha superato le mille firme e, infine, venerdì mattina si terrà un presidio per sensibilizzare su questi temi. Tre fatti importanti tutti collegati all’impegno della “Casa della Pace” per fare pressioni sul Parlamento e sul Governo italiano affinché anche il nostro paese sottoscriva il Trattato per la proibizione delle armi nucleari.

LA MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE - Come molti altri comuni italiani anche il Consiglio Comunale di Parma il 19 luglio ha approvato, senza voti contrari, una mozione di sostegno al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e di sostegno alla Campagna “Italia ripensaci!” (in allegato), che ha come primo firmatario Sandro Campanini. "Il Comune di Parma nel suo Statuto – spiega il consigliere - ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e riconosce nella pace un diritto fondamentale della persona e dei popoli. E’ parso perciò doveroso a me e ai colleghi dei Gruppi di centrosinistra sollecitare con una mozione di impegno della nostra Amministrazione rispetto all’obiettivo della proibizione delle armi nucleari anche da parte dell’Italia: una forma di pressione democratica sulle nostre istituzioni nazionali e una presa di posizione pubblica di fronte ai concittadini”.

L’obiettivo della mozione non è solamente di testimonianza ma anche concreto. “Sono convinto – conclude Campanini - che anche le iniziative 'dal basso' possano dare un importante contributo per costruire politiche di pace”. L’auspicio ora è che anche altri Consigli comunali del parmense assumano una analoga mozione.

L’APPELLO - Nella stessa finalità anche l’appello da poco promosso dalla Casa della Pace di Parma, che ha già raccolto oltre mille firme di cittadini e tuttora in corso di diffusione. Alla scelta ineludibile espressa dall’art. 11 della Costituzione, il testo aggiunge la posizione espressa da Papa Francesco a Hiroshima (“L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche”) e l’invito a ciascuno ad essere responsabile della costruzione di un futuro di pace e giustizia.

 

IL PRESIDIO - Alle ore 10 del 6 agosto, giorno anniversario, si terrà a Parma, in piazza Garibaldi, il presidio “Hiroshima, 6 agosto; Nagasaki 9 agosto. Diamo verità alla memoria: dobbiamo eliminare per sempre le armi nucleari. Il Parlamento italiano ratifichi il Trattato per l’eliminazione delle armi nucleari, approvato dall’Onu nel 2017”.

 

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