TRIESTE E' BELLA DI NOTTE - Proiezione il 13 marzo all'Astra di Parma
Lunedì 13 marzo alle 20.30 al cinema Astra di Parma si terrà la proiezione del film/documentario sulla rotta Balcanica. Con Gianfranco Schiavone
TRIESTE E' BELLA DI NOTTE - Proiezione il 13 marzo all'Astra di Parma
Lunedì 13 marzo alle 20.30 al cinema Astra di Parma si terrà la proiezione del film/documentario sulla rotta Balcanica. Con Gianfranco Schiavone
Il confine tra Italia e Slovenia è sulle colline, sopra Trieste.
Se lo attraversi a piedi di notte le luci della città
brillano nel mare. Può sembrare l’avverarsi di un sogno.
O l’inizio di un incubo.
Lunedì 13 marzo alle 20.30 al cinema Astra di Piazzale Volta a Parma (SCOPRI QUANDO A FIDENZA) si terrà la proiezione di "Trieste è bella di notte", film/documentario di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre, che documenta le vicende, le sensazioni e le riflessioni dei migranti della cosiddetta rotta balcanica, sull’ultimo tratto che da Bihać (Bosnia) porta al Friuli-Venezia Giulia.
Alla presentazione parmigiana sarà presente anche il presidente di ICS Trieste Gianfranco Schiavone che ben conosce la rotta balcanica e ha seguito e contribuito alla realizzazione del film.
L'iniziativa è organizzata da Ciac insieme ad Amnesty international con il patrocinio del Comune di Parma e il contributo del Sistema di Accoglienza e Integrazione.
Non è possibile prenotare preventivamente i posti i biglietti (7,50 euro prezzo intero e 5,50 euro il ridotto) si potranno acquistare direttamente al cinema sino ad esaurimento posti.
«A un certo punto ho visto le luci di una città risplendere sul mare. È la cosa più bella che ho visto in vita mia. Non la dimenticherò mai». È uno dei migranti a dare inconsapevolmente il titolo al film. Alcuni di loro hanno già una trentina d’anni e hanno lasciato la propria terra quando erano poco più che ragazzini. Anche se il film è una chiara ed esplicita denuncia della pratica illegale dei respingimenti informali, che prevedono la consegna alla polizia slovena senza permettere di fare domanda di protezione internazionale, al centro ci sono sempre “loro”: i migranti.
SINOSSI
In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo.
Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020.
A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministro Piantedosi le ha riattivate.
Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti. Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Bihać, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia.
Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei?
Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?
NOTE DI REGIA
“Trieste è bella di notte” è un intreccio corale di tempi e spazi non lineari, un inseguirsi di memorie e di speranze, di video frammenti e racconti in presa diretta, di incubi passati e paure future. Abbiamo girato al di qua e al di là della frontiera, con chi ha già vissuto e con chi sta per vivere la roulette del “game” e dei respingimenti, trascinati dalla necessità di ascoltare un racconto corale e soggettivo e di confrontarlo con l’oggettività delle scelte politiche. E’ un film sul confine instabile e confuso tra sicurezza e diritto, dove la gara tra governi europei alla riduzione degli arrivi spinge le autorità a inventare procedure nuove, sfidando i limiti costituzionali e creando tensioni tra i diversi poteri dello Stato.Sono storie e testimonianze che vanno sottratte all'oblio e alla distrazione, perché non appena dimenticate si ripetono, producendo nuove ferite.
Da sempre siamo convinti a ZaLab che lo strumento essenziale per percorrere distanze e ricucire ferite sia dare voce a racconti in prima persona, nei quali trovi spazio anche la creatività dei protagonisti, che in “Trieste è bella di notte” ha un forte alleato nella musica, prodotta o ascoltata dai protagonisti stessi.
Se lo attraversi a piedi di notte le luci della città
brillano nel mare. Può sembrare l’avverarsi di un sogno.
O l’inizio di un incubo.
Lunedì 13 marzo alle 20.30 al cinema Astra di Piazzale Volta a Parma (SCOPRI QUANDO A FIDENZA) si terrà la proiezione di "Trieste è bella di notte", film/documentario di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre, che documenta le vicende, le sensazioni e le riflessioni dei migranti della cosiddetta rotta balcanica, sull’ultimo tratto che da Bihać (Bosnia) porta al Friuli-Venezia Giulia.
Alla presentazione parmigiana sarà presente anche il presidente di ICS Trieste Gianfranco Schiavone che ben conosce la rotta balcanica e ha seguito e contribuito alla realizzazione del film.
L'iniziativa è organizzata da Ciac insieme ad Amnesty international con il patrocinio del Comune di Parma e il contributo del Sistema di Accoglienza e Integrazione.
Non è possibile prenotare preventivamente i posti i biglietti (7,50 euro prezzo intero e 5,50 euro il ridotto) si potranno acquistare direttamente al cinema sino ad esaurimento posti.
«A un certo punto ho visto le luci di una città risplendere sul mare. È la cosa più bella che ho visto in vita mia. Non la dimenticherò mai». È uno dei migranti a dare inconsapevolmente il titolo al film. Alcuni di loro hanno già una trentina d’anni e hanno lasciato la propria terra quando erano poco più che ragazzini. Anche se il film è una chiara ed esplicita denuncia della pratica illegale dei respingimenti informali, che prevedono la consegna alla polizia slovena senza permettere di fare domanda di protezione internazionale, al centro ci sono sempre “loro”: i migranti.
SINOSSI
In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo.
Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020.
A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministro Piantedosi le ha riattivate.
Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti. Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Bihać, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia.
Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei?
Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?
NOTE DI REGIA
“Trieste è bella di notte” è un intreccio corale di tempi e spazi non lineari, un inseguirsi di memorie e di speranze, di video frammenti e racconti in presa diretta, di incubi passati e paure future. Abbiamo girato al di qua e al di là della frontiera, con chi ha già vissuto e con chi sta per vivere la roulette del “game” e dei respingimenti, trascinati dalla necessità di ascoltare un racconto corale e soggettivo e di confrontarlo con l’oggettività delle scelte politiche. E’ un film sul confine instabile e confuso tra sicurezza e diritto, dove la gara tra governi europei alla riduzione degli arrivi spinge le autorità a inventare procedure nuove, sfidando i limiti costituzionali e creando tensioni tra i diversi poteri dello Stato.Sono storie e testimonianze che vanno sottratte all'oblio e alla distrazione, perché non appena dimenticate si ripetono, producendo nuove ferite.
Da sempre siamo convinti a ZaLab che lo strumento essenziale per percorrere distanze e ricucire ferite sia dare voce a racconti in prima persona, nei quali trovi spazio anche la creatività dei protagonisti, che in “Trieste è bella di notte” ha un forte alleato nella musica, prodotta o ascoltata dai protagonisti stessi.
TRIESTE È BELLA DI NOTTE
un film di Andrea Segre, Stefano Collizzolli, Matteo Calore
Prodotto da ZaLab Film e Vulcano
con il sostegno di Open Society Foundations
in collaborazione con Associazione Culturale ZaLab e Forum Per Cambiare L'ordine delle Cose
in associazione con Banca Popolare Etica
ai sensi delle norme sul Tax Credit
in collaborazione con ICS e Rivolti ai Balcani
con il patrocinio di Amnesty International e Medici Senza Frontiere