Approvati i Decreti immigrazione: soddisfatti, ma resta molto da fare
“Un primo risultato positivo, parziale ma utile e importante per aprire un nuovo ciclo di riforme sull’intera gestione del sistema immigrazione in Italia”. Con queste parole Ciac saluta la conversione in legge dei Decreti Immigra-zione avvenuta ieri in Senato.

"Un primo risultato positivo, parziale ma utile e importante per aprire un nuovo ciclo di riforme sull’intera gestione del sistema immigrazione in Italia”. Con queste parole Ciac saluta la conversione in legge dei Decreti Immigra-zione avvenuta ieri in Senato. “Crediamo che sia anche una nostra prima vittoria, sin dall’inizio abbiamo contrastato in tutti i modi le evidenti storture presenti nei decreti Salvi-ni che ora vengono superati, anche se ancora non in maniera definitiva e abbiamo lavorato insieme per una nuova normativa che rispettasse i diritti dei cittadini migranti”.
Per Ciac si tratta comunque di un passo avanti. “Dopo anni di chiusure e leggi restrittive assistiamo ad alcuni passi nella giusta direzione: la nuova protezione speciale con cui l’Italia torna a dotarsi di un vero status di diritto soggettivo conforme alla nostra Costituzione; la riforma del sistema di accoglienza che permetterà di dare ai migranti una accoglienza degna di questo nome; la convertibilità di alcune tipologie di permessi di soggiorno in permesso per lavoro. Ci sono anche alcune cose che non ci convincono, in particolare riguardo al soccorso in mare: resta il divieto di accesso alle acque italiane e le relative multe (anche se abbassate) ed è stato introdotto il reato penale e non solo amministrativo”.
Secondo Ciac resta ancora molto da fare. “La nostra battaglia a fianco dei migranti certamente non si ferma. Prima di tutto dovremo vigilare sulla corretta attuazione della legge e poi continuare a lavorare per migliorare le condizione di vita dei migranti, coinvolgendoli direttamente nel processo decisionale”.

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Abbiamo giocato, esplorato, riflettuto, condiviso. riso, siamo confrontati, messi in discussione. Abbiamo usato il teatro giornale per parlare di attualità. Il tutto grazie ad un laboratorio fatto con la cooperativa Giolli

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