Ciac cerca una figura di caseworker (Local Coordinator) per il programma di Community Matching di Bologna
manifestazioni di interesse CHIUSE
Premessa
Ciac sta realizzando, con il supporto di UNHCR Italia, un programma di community matching volto a mettere in contatto rifugiati e rifugiate con volontari e volontarie che possano affiancarli nel loro percorso di integrazione in Italia: https://buddy.unhcr.it/.
Il Community Matching è un programma che si basa sulla corresponsabilità e cooperazione tra caseworker, persone rifugiate e volontario buddy. A partire dal comune Codice di Condotta (CoC) e dalle normative su Protezione dallo sfruttamento e dall’abuso sessuale (PSAS), ciascun attore della relazione ha specifiche responsabilità e ambiti di azione. Questo al fine di evitare sovrapposizioni e raggiungere, in modo partecipato, gli obiettivi del progetto.
Nell’ambito del progetto “Everybody Needs A Friend (ENAF)”, come definito nel Project Agreement firmato da Ciac e UNHCR - Agreement Symbol: ITA01/2023/0000000166/000 – l’Associazione Ciac vuole pertanto individuare n. 1 figura di caseworker (Local Coordinator) per il programma di Community Matching.
Il presente avviso è da intendersi come mero procedimento preselettivo finalizzato esclusivamente a ricevere manifestazioni d’interesse per favorire la partecipazione e la consultazione dei professionisti interessati.
Le manifestazioni di interesse hanno l'unico scopo di selezionare le disponibilità̀ ad essere invitati a collaborare sulla base dei Terms of Reference sotto sottoindicati e della motivazione espressa nella lettera da allegare.
Il presente avviso e la successiva ricezione delle manifestazioni di interesse non vincolano in alcun modo Ciac onlus e non costituiscono diritti o interessi legittimi a favore dei soggetti coinvolti.
TERMS OF REFERENCE (TOR)
Informazioni generali
- a) Qualifica: caseworker
- b) Sede di lavoro: Bologna;
- c) Durata dell’incarico: 12 mesi (01/01/2023 – 31/12/2023)
- d) Risponde a: Project Manager
Ruolo e responsabilità
Il caseworker svolge un ruolo di promozione, attivazione, coordinamento e supervisione dei percorsi di Community Matching, operando trasversalmente e coerentemente ai vari livelli e alle diverse fasi di implementazione del programma e dei percorsi di Community Matching, come da dettaglio di attività specificate nel Quadro sinottico (1.2) contenuto nel Toolkit di progetto: https://buddy.unhcr.it/wp-content/uploads/2022/08/toolkit-unhcr.pdf.
Il caseworker selezionato sarà impegnato indicativamente all’avvio e all’accompagnamento di circa 30 matching. Il caseworker è responsabile di tutti i colloqui individuali propedeutici all’attivazione di ogni singolo match. Si stima che per l’avvio di ogni match saranno indispensabili almeno 2 colloqui con ogni persona rifugiata e 2 con ogni volontario buddy. Il caseworker è altresì responsabile di definire il match tra la persona rifugiata e il volontario buddy, di organizzare il momento di avvio e di firma del patto di matching, oltre che di fissare e condurre colloqui individuali e incontri di gruppo per il monitoraggio e il supporto in itinere dei match durante tutta la loro durata. Il dettaglio di queste attività, gli strumenti in uso e la metodologia – parte integrante del toolkit per il Community Matching - sono noti e condivisi dal caseworker che li fa propri nella sua operatività. Il caseworker dovrà inoltre garantire che le parti coinvolte partecipino alla formazione prevista dal programma.
Collaborazione con figure terze
È facoltà del caseworker avvalersi della collaborazione di volontari, facilitatori e altri operatori purché adeguatamente informati e allineati sul programma di Community Matching.
Principi essenziali
Tutte le azioni messe in atto dal caseworker devono perseguire l’interesse superiore della persona rifugiata ed essere in accordo con il suo piano individuale d’integrazione (PIIT).
Livelli di coordinamento e supervisione
Il caseworker risponde al Project Manager individuato da CIAC, che effettua supervisioni a cadenza mensile con lo scopo di monitorare lo stato di avanzamento del piano di lavoro del caseworker e garantire supporto tecnico. Il caseworker opera in stretto coordinamento con le altre figure previste per l’implementazione del programma Community Matching.
Monitoraggio (reporting)
Il caseworker elabora e invia al Project Manager:
- su base mensile: report di aggiornamento per ciascun percorso di match attivo, che include un aggiornamento intermedio del PIIT e un focus sulle attività di promozione e ingaggio sui territori;
- in base alle specifiche tempistiche di monitoraggio intermedio: relazione intermedia di progetto;
- in base alle tempistiche stabilite con il Project Manager: valutazioni psicosociali realizzate a campione.
Formazione
Il caseworker, insieme agli altri partecipanti al programma di Community Matching, parteciperà a una formazione obbligatoria in tema PSAS che prevederà:
- La definizione di PSAS così come prevista da quanto elaborato dalle Nazioni Unite;
- Le diverse fattispecie di comportamenti vietati dalla PSAS stessa;
- Gli strumenti e i dispositivi di cui l’organizzazione stessa si è dotata per prevenire i rischi che possano derivare;
- La condivisione del processo interno di segnalazione di comportamenti e atti che violino i principi e le disposizioni previste sia che abbiano o non abbiano rilevanza penale.
Responsabilità e disciplina
CoC e Policy di salvaguardia
Il caseworker si atterrà alle leggi dello Stato e potrà essere ritenuto responsabile penalmente e/o civilmente qualora commetta reato perseguibile ai sensi di tale legge. Il mancato rispetto del Codice di Condotta (CoC) comporterà la risoluzione del contratto di lavoro.
Il caseworker deve assicurare il rispetto dei principi dell’ente di riferimento e confermare di aver preso visione, letto e compreso, con apposizione di firma, il Codice di Condotta (CoC), e la normativa PSAS.
Compenso
Il compenso sarà definito nel contratto di lavoro.
Requisiti
Sono invitati a presentare la propria candidatura i professionisti interessati dotati dei seguenti requisiti:
- Laurea triennale o magistrale
- documentata esperienza almeno triennale nell’ambito di servizi in favore di migranti/rifugiati e/o in lavoro di comunità
Sono comunque escluse dalla preselezione tutti gli enti che incorrano nelle condizioni di esclusione di cui all’art. 45 e 80 del D.Lgs 50/2016.
Documentazione di partecipazione
Possono manifestare il proprio interesse ad essere invitati i professionisti con i requisiti sopra esposti, attraverso la presentazione della seguente documentazione:
- Modello A (allegato di domanda);
- Curriculum del professionista;
- Auto-Dichiarazione anti-mafia (allegato B);
- Auto-Dichiarazione di non sussistenza delle clausole di esclusione (allegato C);
- Lettera di motivazione.
Criteri di selezione
Le manifestazioni di interesse verranno valutate e selezionate sulla base dei seguenti criteri qualitativi:
- titoli di studio;
- esperienze pregresse in servizi in favore di migranti/rifugiati e/o in lavoro di comunità;
- motivazione e disponibilità ad applicare la metodologia e l’approccio espressi nel Toolkit del Community Matching.
Modalità di partecipazione
I professionisti interessati dovranno inviare dalla casella PEC la propria manifestazione di interesse, come da modello denominato “Manifestazione d’interesse” entro il termine del 30/12/2022 alle ore 12:00, alla casella pec ciac_onlus@pec.it specificando nell’oggetto “manifestazione di interesse per figura di caseworker (Local Coordinator) per il programma di Community Matching“.
Non saranno prese in considerazione domande pervenute oltre il predetto termine di ricezione.
Trattamento dei dati
Ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento UE n. 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché́ alla libera circolazione di tali dati, seguito anche GDPR, si forniscono le seguenti informazioni rispetto al trattamento dei dati personali.
Titolare del trattamento: il titolare del trattamento è Ciac onlus – Viale Toscanini 2/a, 43121 Parma.
GLI ALLEGATI
Auto-Dichiarazione anti-mafia; (allegato B)
Auto- Dichiarazione di non sussistenza delle clausole di esclusione (allegato C)
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