Diritto all'abitare: difendere la Costituzione
Anche il 25 aprile la Rete diritti in casa ha scelto di evidenziare il problema dell’abitare (a Parma come altrove), aggravato dal divario tra ricchi e poveri che è aumentato durante la pandemia e della assenza di adeguate politiche:
approfondimenti
Il 25 aprile celebra la Resistenza e la Costituzione Italiana. Della Costituzione ricordiamo l’articolo 3 che riconosce a tutti pari dignità sociale, senza distinzioni, e assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli, di ordine economico e sociale, che impediscono l’eguaglianza e anche il pieno sviluppo della persona umana.
Anche il 25 aprile la Rete diritti in casa ha scelto di evidenziare il problema dell’abitare (a Parma come altrove), aggravato dal divario tra ricchi e poveri che è aumentato durante la pandemia e della assenza di adeguate politiche:
“La questione abitativa mette a nudo in questa fase di pandemia tutte le inadeguatezze della gestione privatistica di un bene essenziale: non ci sono strumenti per arginare l’ondata di sfratti che si prospetta. Il patrimonio pubblico è insignificante e insufficiente rispetto alle esigenze. Solo a Parma nell’ultimo bando si sono raccolte 1850 domande per accedere a case popolari che non ci sono. Mancano persino le strutture di emergenza per i senzatetto e per di più in tutta Italia, Parma compresa, si minacciano gli sgomberi delle case occupate”.


Anche il 25 aprile la Rete diritti in casa ha scelto di evidenziare il problema dell’abitare (a Parma come altrove), aggravato dal divario tra ricchi e poveri che è aumentato durante la pandemia e della assenza di adeguate politiche:
“La questione abitativa mette a nudo in questa fase di pandemia tutte le inadeguatezze della gestione privatistica di un bene essenziale: non ci sono strumenti per arginare l’ondata di sfratti che si prospetta. Il patrimonio pubblico è insignificante e insufficiente rispetto alle esigenze. Solo a Parma nell’ultimo bando si sono raccolte 1850 domande per accedere a case popolari che non ci sono. Mancano persino le strutture di emergenza per i senzatetto e per di più in tutta Italia, Parma compresa, si minacciano gli sgomberi delle case occupate”.




Un cerchio di donne riunite attorno a Believe, futura madre
Così si è concluso Sabato 25 Novembre il percorso Community doulas – Accompagnamento interculturale alla maternità, che ha coinvolto un gruppo di nove donne migranti e native, con l’obiettivo di formare dei profili in grado di fungere da “ponte” per supportare donne migranti in gravidanza e neomamme nell’accesso ai servizi socio-sanitari del territorio e nell'attivazione di risorse e competenze, con un approccio "peer-to-peer".

Una macchina da cucire e una tazza di tè: bastano per riconoscersi
La storia di due giovani donne provenienti da mondi geograficamente distanti, ma che tra gesti, sguardi e sorrisi si sono reciprocamente scopert