Il capitano del Milan dopo l’omicidio di Civitanova Marche: “Siamo tutti colpevoli”
L’accusa di Davide Calabria: “Siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza“
rassegna stampa
Condividiamo l'intervento del capitano del Milan Davide Calabria che è intervenuto sull'omicidio di Alika Ogorchukwu, il 39enne nigeriano aggredito e ucciso venerdì in pieno centro a Civitanova Marche. L'articolo è de "Il fatto quotodiano".
“Siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza“. Usa queste parole Davide Calabria, che in un lungo messaggio postato sul suo profilo Instagram ha deciso di condividere la rabbia e lo sgomento per la morte di Alika Ogorchukwu, il 39enne nigeriano aggredito e ucciso venerdì in pieno centro a Civitanova Marche. Il capitano del Milan non se la prende solamente con Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l’uomo che prima ha colpito Alika Ogorchukwu con la sua stampella e poi lo ha ucciso “a mani nude”. La sua accusa riguarda anche tutti coloro che hanno assistito alla scena senza intervenire: “Un uomo di 39 anni è stato picchiato a morte. Un’ingiustificabile azione che spero costerà caro a quell’uomo, se così si può definire… Ingiustificabile come il fregarsene, riprendere con un telefonino la scena senza cercar di attirare l’attenzione o intervenire, per quanto una persona possa essere spaventata, incredula o non preparata”.
“Un uomo stava per essere ucciso in quegli istanti”, sottolinea Calabria. Il terzino si dice incredulo di fronte all’indifferenza: “Non voglio credere che siamo arrivati al punto di farci scivolare di dosso un simile atteggiamento, senza nemmeno cercar di combatterlo. Non cerchiamo giustificazioni, siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza”. L’accusa di Calabria riguarda anche i politici: “Una classe politica sempre più vergognosa, il cui primo pensiero è lo screditare chi non la pensa allo stesso modo invece di concentrarsi sui veri problemi del nostro paese per riuscire a risolverli. Politici che pensano sempre più ai loro singoli poteri piuttosto che all’aiutarsi e aiutare una popolazione sempre più in difficoltà“.
Il suo messaggio, però, è rivolto a tutti: “Noi cittadini ormai inermi di fronte a certe ingiustizie. Impariamo nel quotidiano a ritrovarci e ad amarci un po’ di più, all’aiutare il prossimo ed i più bisognosi, al far arrivare la nostra voce nei palazzi dove lo cose possono e devono cambiare. Non ci sia più odio, non ci siano più distinzioni di razze e di genere. Possiamo e dobbiamo cambiare e migliorare una situazione ormai sfuggita di mano ed inaccettabile nel 2022. Siamo tutti fratelli del mondo”. Infine, Calabria conclude con un messaggio di cordoglio per i famigliari della vittima: “Posso solo immaginare il dolore che state provando, vorrei mandarvi le mie più sincere condoglianze. E a te, Alika, spero tu possa riposare in pace, ma in un mondo migliore del nostro”.
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“Siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza“. Usa queste parole Davide Calabria, che in un lungo messaggio postato sul suo profilo Instagram ha deciso di condividere la rabbia e lo sgomento per la morte di Alika Ogorchukwu, il 39enne nigeriano aggredito e ucciso venerdì in pieno centro a Civitanova Marche. Il capitano del Milan non se la prende solamente con Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l’uomo che prima ha colpito Alika Ogorchukwu con la sua stampella e poi lo ha ucciso “a mani nude”. La sua accusa riguarda anche tutti coloro che hanno assistito alla scena senza intervenire: “Un uomo di 39 anni è stato picchiato a morte. Un’ingiustificabile azione che spero costerà caro a quell’uomo, se così si può definire… Ingiustificabile come il fregarsene, riprendere con un telefonino la scena senza cercar di attirare l’attenzione o intervenire, per quanto una persona possa essere spaventata, incredula o non preparata”.
“Un uomo stava per essere ucciso in quegli istanti”, sottolinea Calabria. Il terzino si dice incredulo di fronte all’indifferenza: “Non voglio credere che siamo arrivati al punto di farci scivolare di dosso un simile atteggiamento, senza nemmeno cercar di combatterlo. Non cerchiamo giustificazioni, siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza”. L’accusa di Calabria riguarda anche i politici: “Una classe politica sempre più vergognosa, il cui primo pensiero è lo screditare chi non la pensa allo stesso modo invece di concentrarsi sui veri problemi del nostro paese per riuscire a risolverli. Politici che pensano sempre più ai loro singoli poteri piuttosto che all’aiutarsi e aiutare una popolazione sempre più in difficoltà“.
Il suo messaggio, però, è rivolto a tutti: “Noi cittadini ormai inermi di fronte a certe ingiustizie. Impariamo nel quotidiano a ritrovarci e ad amarci un po’ di più, all’aiutare il prossimo ed i più bisognosi, al far arrivare la nostra voce nei palazzi dove lo cose possono e devono cambiare. Non ci sia più odio, non ci siano più distinzioni di razze e di genere. Possiamo e dobbiamo cambiare e migliorare una situazione ormai sfuggita di mano ed inaccettabile nel 2022. Siamo tutti fratelli del mondo”. Infine, Calabria conclude con un messaggio di cordoglio per i famigliari della vittima: “Posso solo immaginare il dolore che state provando, vorrei mandarvi le mie più sincere condoglianze. E a te, Alika, spero tu possa riposare in pace, ma in un mondo migliore del nostro”.
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