Musica, testimonianze, balli e canti in giro per la città: la Giornata mondiale del rifugiato a Parma - LE FOTO
Comunicati stampa
Migranti e italiani fianco a fianco per fare festa, per riconoscersi e condividere una esperienza. Era questo il senso della marcia partecipata organizzata da Ciac insieme a Arte Migrante, per celebrare in allegria la Giornata mondiale del rifugiato, ieri 20 giugno 2023. E’ stato un grande successo: centinaia di persone erano presenti alla manifestazione che ha portato gioia e allegria per le strade di Parma. “Abbiamo voluto – dice Ilaria Capuzzimati di Ciac, tra le organizzatrici dell’iniziativa – coinvolgere direttamente gli stranieri e i volontari per organizzare un momento che fosse il più possibile di allegria e condivisione”.
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Il corteo è partito da Piazzale Picelli per poi arrivare a Piazzale Inzani, fare una tappa alla Chiesa dell’Annunziata, passare da Piazza Garibaldi per poi arrivare in Piazzale della Pace. Nelle varie tappe si sono susseguite testimonianze, musica, creatività e riflessioni sul mondo della migrazione. Molto sentiti anche i momenti in cui chi ha lasciato la propria terra ha voluto raccontare la sua storia, spesso difficile e complessa. “Dobbiamo pensare – commenta il presidente di Ciac Emilio Rossi – che queste persone hanno affrontato odissee infinite per arrivare in Italia, situazioni che noi non siamo nemmeno in grado di immaginare. Hanno messo a rischio la loro vita per cercarne una migliore e noi non possiamo che dire benvenuti a questi rifugiati”.
Importante anche il momento conclusivo in piazzale della Pace in cui Teatro Migrante e Arte Migrante hanno condiviso uno spettacolo di teatro di strada e successivamente un cerchio in cui chiunque voleva poteva liberamente partecipare. “Vogliamo dimostrare – ha detto Simone Grillo di Arte Migrante – che nonostante le difficoltà è possibile organizzare dei momenti molto vivace, allegro fatto di canti e balli”.
Accanto alla festa c’è stata anche un momento di commozione e di lutto per quanto accaduto solo pochi giorni fa nel Mediterraneo in cui centinaia di persone hanno perso la vita cercando di arrivare in Italia. “Ci sono degli obblighi di soccorso e accoglienza che derivano dalla nostra Costituzione – conclude Rossi – ogni volta che questi diritti non vengono rispettati è come se perdessimo un pezzo della nostra democrazia. Quanto successo a largo della Grecia nei giorni scorsi è colpa delle scelte dei governi che decidono arbitrariamente di omettere i soccorsi".
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