Rotta della violenza, il 6 marzo un ponte di corpi
Cronaca
Il 6 marzo “Un ponte di corpi” attraverserà l’Italia dal sud al nord, dall’est all’ovest, dentro l’Europa, fra le frontiere, mentre una farfalla gialla volerà sopra i reticolati.
V
Martedì 23 febbraio all’alba la polizia è andata in casa di Lorena Fornasir e di Gian Andrea Franchi, noti per le azioni di solidarietà con i migranti della rotta balcanica a Trieste (ass. Linea d’Ombra). Gian Andrea Franchi – collaboratore di Comune – è imputato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Hanno sequestrato loro i telefoni e i computer.
Lorena Fornasir è l’autrice del Manifesto Un ponte di corpi che convoca donne e uomini a chiedere l’apertura delle frontiere: il 6 marzo “Un ponte di corpi” attraverserà l’Italia dal sud al nord.
Nello stesso giorno alcune donne si incontreranno sul confine più violento, quello della Croazia. Un’azione per gridare contro le violenze e i respingimenti di cui sono vittime ogni giorno donne e uomini della rotta balcanica. “Con il nostro corpo di donne su un confine di morte vogliamo dire che il migrante è portatore di vita… – scrive Lorena Fornasir – Noi siamo coloro che dicono no alla paura… Noi siamo coloro che maledicono i confini…”
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Martedì 23 febbraio all’alba la polizia è andata in casa di Lorena Fornasir e di Gian Andrea Franchi, noti per le azioni di solidarietà con i migranti della rotta balcanica a Trieste (ass. Linea d’Ombra). Gian Andrea Franchi – collaboratore di Comune – è imputato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Hanno sequestrato loro i telefoni e i computer.
Lorena Fornasir è l’autrice del Manifesto Un ponte di corpi che convoca donne e uomini a chiedere l’apertura delle frontiere: il 6 marzo “Un ponte di corpi” attraverserà l’Italia dal sud al nord.
Nello stesso giorno alcune donne si incontreranno sul confine più violento, quello della Croazia. Un’azione per gridare contro le violenze e i respingimenti di cui sono vittime ogni giorno donne e uomini della rotta balcanica. “Con il nostro corpo di donne su un confine di morte vogliamo dire che il migrante è portatore di vita… – scrive Lorena Fornasir – Noi siamo coloro che dicono no alla paura… Noi siamo coloro che maledicono i confini…”
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